Dal 2015 l’Associazione SC17 ha iniziato uno studio attento del territorio di Prato e delle strutture industriali ancora presenti in esso ma ormai cadute in disuso. Il primo risultato nato da questa ricerca è stato il progetto “Diari Urbani”, che ha stabilito un confronto tra il ieri e l’oggi delle sedici fabbriche storiche individuate dal catalogo “La città abbandonata”, pubblicato nel 1985. Dopo questa prima fase, è nata l’esigenza di un’analisi più approfondita degli elementi che caratterizzavano la città-fabbrica di un tempo e di ciò che ne è rimasto ad oggi. Il progetto di mappatura è stato quindi realizzato attraverso un laboratorio iniziato nel 2016 che vede coinvolte tre giovani under 35 che, in collaborazione con SC17, hanno sviluppato e continuano a sviluppare un censimento nel territorio pratese e nella Val di Bisenzio. L’archiviazione delle fabbriche mostra lo stato attuale in cui si presentano i fabbricati, ma la ricerca è un costante work in progress.

Realizzato con il contributo del progetto regionale “Toscanaincontemporanea 2016” ed in collaborazione con il Comune di Prato.

 

Chiara Bettazzi, coordinatrice del progetto e presidente Associazione SC17. Vive e lavora a Prato, artista e fondatrice dello spazio Ex industriale di via Genova, da anni indaga i  linguaggi contemporanei all’interno del paesaggio industriale del territorio pratese. Nel 2005 apre il suo studio SC17 (www.sc17.it) riattivando l’area dell’ex lanificio Bini, si dedica costantemente alla sua ricerca artistica promuovendo l’arte contemporanea e creando numerosi legami con artisti, musicisti e spazi indipendenti del territorio. Tutto il suo lavoro costantemente a contatto con edifici di archeologia industriale è profondamente legato ad una riflessione sull’oggetto d’uso quotidiano. Tutto il suo procedere si muove sulla sottile linea patologica tipica della società contemporanea, da una parte orientata verso l’usa e getta e dall’altra votata all’accumulo compulsivo di oggetti di dubbia utilità. Dal 2015 crea il progetto TAI – Tuscan art industry (www.tuscanartindustry.com), un laboratorio contemporaneo che rielabora un nuovo concetto di riconversione produttiva all’interno delle ex industrie toscane. 

Federica Cerella è un giovane architetto. Nasce a Prato nel giugno del 1990. Ha frequentato la Facoltà di Architettura di Firenze. Nel 2015 partecipa ad un Workshop Internazionale: “Re-Fact. International Workshop on Industrial Heritage. Recupero funzionale Silos Granari, Calata Punto Franco. Rigenerazione urbana tra Porto e Nuova Venezia. Nuova porta alla città”. Nel 2016 ha conseguito la Laurea Magistrale in progettazione dell’architettura con una tesi dal titolo: “Prato Città Fabbrica: ri_generazione di un patrimonio”. Da ottobre 2016 svolge un tirocinio formativo di un anno in “Area Organizzativa Qualità del Territorio e del Patrimonio” al comune di Montemurlo in provincia di Prato. Collabora con SC17 da settembre 2015.

Stefania Biagioni Nata a Pistoia nel 1987, laureata magistrale in Produzione di Eventi e Allestimenti per l’Arte ed il Tessile presso l’Università degli Studi di Firenze con una tesi sulla valorizzazione delle imprese ceramiche attraverso i musei aziendali. Ha poi conseguito un Master in Conservazione, Gestione e Valorizzazione del Patrimonio Industriale presso l’Università degli Studi di Padova con una tesi sull’esperienza di Tuscan Art Industry 2015. Ha precedenti esperienze presso il Museo della Ceramica di Montelupo Fiorentino, Officina Giovani (Prato) e l’Ufficio Cultura del Comune di Montemurlo. Da settembre 2016 lavora a Chișinău (Repubblica Moldova) presso KSA:K – Center for Contemporary Art. Collabora con SC17 da settembre 2015.

Chiara Soldà Nata a Varese nel 1989, laureata in Sociologia e Ricerca Sociale (Università degli Studi di Firenze) curriculum “Analisi e Politiche dello sviluppo locale e regionale” con tesi dal titolo “Riuso urbano temporaneo come strumento per lo sviluppo locale”. Nel maggio 2015 segue presso Sociolab il progetto POP UP Lab, laboratorio di sperimentazione di nuove pratiche partecipative per combattere lo svuotamento dei centri storici nelle province toscane. Da marzo 2016 frequenta il Master del Politecnico di Milano “Riuso Temporaneo, strumenti e strategie per il riuso temporaneo di spazi in abbandono” curato dall’associazione TempoRiuso. Da luglio 2016 lavora presso NewCOh società milanese che dal 2006 sviluppa progetti di cohousing in tutta Italia. Collabora con SC17 da settembre 2015.